venerdì 30 novembre 2007

...E non se ne vogliono andare!

In questo periodo il mondo politicante è tutto un frullare di parole e di iniziative inutili per la Nazione, ma utilissime per coloro che a quel mondo appartengono. Si sta sproloquiando a proposito della modifica della Legge Elettorale. E il sistema giornalistico ( non si può definire "mediatico" un sistema che si fa vanto di NON dare notizie, ma di buttare fumo negli occhi alla gente per nascondere le nefandezze compiute dai faccendieri politicanti per i propri interessi) non fa altro che suonare la grancassa.
Sistema alla tedesca, alla spagnola, proporzionale puro, con sbarramento o senza, bipolare, maggioritario, e chi più ne ha, ne metta. E tutti si sentono in diritto di dire la propria...A Napoli una volta dicevano "pure 'e pulece tenen' 'a tosse!", anche le pulci "tossiscono".
Ma lo scopo di tutto questo cancan che non serve certo a risolvere alcuna delle disgrazie che stanno distruggendo un intero Paese, qual'è?
gli scopi, a ben guardare, possono essere diversi, ma lo scopo principale è quello di preservare e continuare lo statu quo: Tomasi di Lampedusa faceva dire al Gattopardo che "affinchè nulla cambi, tutto deve cambiare!". Mai frase fu più profetica. Il Gattopardo diceva quelle parole riferendosi alla situazione che si era creata a seguito della caduta dei Borboni ad opera di Garibaldi nel Sud d'Italia: per continuare a gestire il proprio potere e le proprie fortune, la classe dominante (nobili, latifondisti, etc.) doveva far finta di voler cambiare tutto il sistema: e nulla sarebbe cambiato: forse alcuni musicanti sarebbero cambiati - Piemontesi anzichè Austro-Napoletani - ma la musica sarebbe comunque rimasta la stessa.
E oggi? Il concetto rimane lo stesso: anche se cambiano i musicanti, la musica rimane la stessa...Ed è tutto da vedere se i musicanti saranno diversi. A giudicare dal polverone che i faccendieri della polica nostrana stanno alzando a proposito della Legge Elettorale,, si direbbe proprio di no. Il concetto guida è: noi politicanti, paria intoccabili - si pensi al caso Forleo - non ce ne andremo mai. Abbiamo occupato tutto ciò che valeva la pena di occupare - Media, Economia, Finanza, Enti Locali, Agenzie e Aziende pubbliche e meno pubbliche -, stiamo distruggendo un Paese e una Nazione, ma faremo di tutto per restare attaccati alle nostre poltrone e al potere, e non ci interessa se il Paese va in malora: non permettermo a nessuno di venire a romperci le uova nel paniere.
E si inventano storture e stupidaggini perverse, pur di creare un sistema che li perpetui, senza alcuna possibilità per chi non è un "compagnuccio di merende" di entrare - da onesto - in quel mondo chiuso.
Si blatera tanto di "democrazia". Si sono inventati la "democrazia partecipata" ( che diavolo significa? una democrazia ha il suo dna nella partecipazione fina dai tempi dell'antica Grecia e della Repubblica Romana) per poter moltiplicarsi come cellule cancerogene, moltiplicando i seggi da occupare e spartirsi...Tanto paga Pantalone.
Mai come in questo periodo si ha la sensazione che la Democrazia in Italia non ci sia più. Un vecchio e obsoleto termine indica il tipo di regime a cui costringono il Popolo Italiano questi nemici della Patria e della Nazione: Oligarchia. Ma c'è un MA. Oligarchia significa "Governo di pochi"...Appunto, "Governo". Ma perchè, in Italia esiste un Governo degno di questo nome? Che razza di governo è quello che toglie risorse a tutti i settori veramente importanti e necessari per una vita civile e per uno sviluppo del Paese, senza minimamente toccare i propri privilegi - anzi aumentandoli - a danno di un intera Nazione?. Ne discende che in Italia non esiste nemmeno un'Oligarchia...Semmai esiste una "OLIGORAPINA".
e il vero guaio è che non se ne vogliono andare!

giovedì 22 novembre 2007

Italia? NO GRAZIE!

Nei giorni scorsi tutti i mass media hanno dato notizia di un fatto accaduto a Settimo Torinese. Per una volta non si è trattato nè di un omicidio truculento, nè dell'arresto di una qualche gang di criminali, nè di malasanità. Nè del solito crimine commesso dai soliti immigrati, UE o extracomunitari, poco importa.
Cos'è successo di così importante da trovare spazio sui TG e sulle pagine dei quotidiani nazionali?
Il Comune di Settimo Torinese, con la complicità di Provincia di Torino, Regione Piemonte e Ministero della Solidarietà Sociale, ha assegnato ad alcune famiglie di Rom altrettanti alloggi. Queste famiglie erano dovute tornare in Romania perchè un annetto fa le loro baracche del campo "nomadi" di Borgaro Torinese erano andate a fuoco...Fuoco - forse, molto forse...- appiccato da loro medesimi. E sì, perchè la Legge prevede che, in casi del genere, agli abitanti di questi abituri degni delle bidonvilles che circondano città come Nairobi, Dheli o Città del Messico, debba essere trovata una casa degna di questo nome!
Ma torniamo alla notizia. Le nostre sollecite Autorità hanno, quindi, fatto rientrare in Italia queste persone, dopo aver messo a loro disposizione gli alloggi. Le regole a loro "imposte" per poter vivere a Settimo? Semplice: a) comportarsi educatamente; b) mandare i figli a scuola; c) avere un lavoro. Bollette delle utenze a carico del Comune. Inoltre, varie organizzazioni stanno cercando - e scommetto che troveranno moolto facilmente - lavoro per tutti costoro...
Tutto ciò in nome di un malinteso senso di solidarietà e per dare concretezza alla parola "integrazione". Tutto bellissimo! Ma c'è un MA!
Questo discorso - si badi bene! - non è contro Rom o altri immigrati clandestini, povera gente sfruttata e trattata spesso peggio di animali. Il bersaglio contro cui viene puntata questa "balestra" è la classe politicante italiana.
Se fossero stati non Rom, ma Italiani a trovarsi in quella situazione, le nostre solerti Autorità si sarebbero date da fare nello stesso modo? Non bastano già gli immigrati extracomunitari e comunitari, più o meno in regola che bivaccano nelle strade di Italia? I protagonosti di questa bella favola sono stati fatti rientrare in Italia, dopo che se ne erano tornati al loro Paese d'origine!
A loro non viene richiesto nulla. Se io, suddito italiano, avessi bisogno di una casa, riceverei dalle nostre Autorità un sacco - forse - di belle parole, ma nessun aiuto concreto: nessun alloggio gratis, nessuno che si periti di trovarmi un lavoro ( ammenochè io non sia un delinquente o un tossicodipendente-spacciatore o qualcosa di peggio). Volessi affittare un alloggio, dovrei dimostrare al padrone di casa i miei redditi, avere referenze, versare caparre, pagare imposte di registro, bollette e quant'altro ancora...Ma loro sono "poveri Rom" in stato di necessità!
Le persone e le famiglie che vivono in condizioni disagiate a Settimo Torinese hanno evidentemente già avuto in regalo dal Comune, con la collaborazione di Provincia di Torino, Regione Piemonte e Ministero della Solidarietà Sociale, alloggio, lavoro stabile e non devono nemmeno pagare le bollette, a patto che si comportino educatamente e mandino i propri figli a scuola. OPPURE NO?
Qualche tempo fa un eminente rappresentante della Procura di Torino mi disse, apropostio di immigrazione clandestina, che "i nostri Politici hanno bisogno di nuovi elettori e nuove fattrici..". Correva l'Anno del Signore 2000. Da allora le cose sono in questo senso ancora peggiorate.
Per i nostri "faccendieri politicanti" gli Italiani Onesti sono solo sudditi senza diritti, anche perchè non sanno neanche cosa vuole dire la parola "rivolta civile". La classe politicante italiana ha a cuore soltanto gli interessi di coloro che, in quanto ad essa collegati da legami "innominabili", fanno da fondamentale base al loro Potere: da tali sporchi intrecci non può certo venire nulla di buono per cittadini onesti: molto di buono, invece, per delinquenti, stranieri - meglio se clandestini - drogati.
Il Signor Romano Prodi ha tutto somato ragione quando dice che "la classe politica non è nè meglio nè peggio della società civile che rappresenta": infatti questa "classe" di faccendieri politicanti rappresenta la feccia della società, la stessa feccia che funge da loro base elettorale. Classe politicante che ha - ormai - perso ogni contatto con la realtà, impegnata com'è a trovare il sistema per rendere il proprio Potere ancora più stabile e duraturo. Abbandonando, di fatto, gli Italiani - un'intera Nazione - a se stessa, ma impedendo loro anche solo di difendersi.
Al punto, ormai, che, per sopravvivere a questo Paese, non ci rimane che ANDARCENE!

lunedì 5 novembre 2007

Il buon Lee e il suo foglio di via obbligatorio

Il buon Lee era sui siti olimpici di Torino 2006 per lavoro. Cittadino dell'Unione Europea fin dalla nascita, suddito di Sua Maestà Britannica. Eppure...
Erano le due e mezzo di notte. Il buon Lee, un gigante di un metro e novanta per oltre cento chili di peso, aveva tirato tardi in un bar di Sestriere. E si era ubriacato...Pieno come un uovo di birra e alcolici vari. Era ora di andare a dormire e, quindi, si mise non proprio prudentemente alla guida del suo firgone e giunse alla casa dove era alloggiato, non lontano dal colle.
Cerca in tutte le tasche, ma proprio in tutte e non trova le chiavi di casa. Fruga in tutto il furgone...Niente. E adesso? si chiede. Decide di fare lo scalatore e si arrampica fino alla finestra del primo piano: secondo lui era la finestra del SUO bagno... Purtroppo, una volta rotto il vetro e penetrato nel bagno, gli urli dei suoi spaventati anziani vicini gli fanno intendere, pur nei fumi della sbronza, di aver sbagliato bagno...
Arrivano i Carabinieri. Caricano il buon Lee - alquanto recalcitrante - sulla camionetta e lo portano in caserma. Dove Lee, che è di solito un brav'uomo, comincia a dare in escandescenze. Sia perchè nessuno lo capisce, sia perchè ha la sbronza cattivissima. Noi, quando gli capitava di bere, stavamo alla larga. Solo io - tra i non Britannici - riuscivo a non farlo incazzare troppo.
Fatto si è, che al mattino il buon Lee si vede consegnare un pezzo di carta pieno di parole in Italiano e di timbri: un FOGLIO DI VIA OBBLIGATORIO.
Al mio buon Lee non restò altro che preparare la sua roba e ritornare mestamente in Gran Bretagna, circa 36 ore dopo i fattacci. Via aeroporto di Caselle, naturalmente e con il viaggio a spese proprie.
Perchè mi sono ricordato di questa storia?
Il pacchetto sicurezza prevede la possibilità di espellere dal territorio nazionale ANCHE cittadini UE. E questo fatto mi pone parecchi interrogativi:
1) Come mai a Lee, cittadino UE, venne consegnato un foglio di via circa 18 mesi fa?
2) l'autorità di PS all'epoca applicò una norma di Legge esistente o compì un abuso di potere?
3) I Romeni sono diversi dai Britannici? C'è bisogno di una Legge ad hoc per loro?
4) O siamo di fronte alla solita propaganda politica buona ad ogni stagione e per qualunque scopo?
5)Oppure, come al solito, i nostri politicanti ignorano le Leggi vigenti nel nostro disgraziato Paese?
Attendo - io, innanzi tutti - ma anche tutti i cittadini UE non Romeni chiarimenti al riguardo, da qualcuno che sappia la risposta.