lunedì 29 ottobre 2007

Immigrazione clandestina

Giortonali e telegiornali hanno dato enorme risalto alle trageide avvenute in Sicilia e in Calabria negli ultimi giorni, riguardanti clandestini morti - meglio, uccisi - in mare mentre cercavano di raggiungere le coste italiane a bordo di cosi galleggianti.
Tutte le volte che barconi di clandestini arrivano sulle nostr coste parte la geremiade dei mass media - ovviamente orchestrata dai nostri politicanti - che ci racconta con toni tra il pietistico e il rassegnato il dramma di questi esseri umani: tratta di esseri umani, gente che fugge da fame e sete o da guerre più o meno dichiarate, profughi politici.. Di tutto e di più.
Quello che dovrebbe indignare tutti noi, indignazione che dovrebbe trasformarsi in disgusto, non è il fatto che in giro per il mondo ( il terzo mondo, ma non solo) esistono fame, povertà, guerre, dittature più o meno feroci, violazioni dei diritti più elementari dell'Uomo. E' qualcosa di infinitamente peggio.
Molti ricorderanno che un paio di decenni fa quel brav'uomo del Colonnello Gheddafi scampò - almeno, questo è quello che fu narrato dai cronisti del tempo - ad un bombardamento effettuato da aerei israeliani sul suo accampamento nel deserto libico. Si disse che gli Israeliani furono informati della presenza del Colonnello in quello sperduto angolo dell'Africa dagli Americani che, grazie alle informazioni ricevute attraverso l'uso di satelliti spia geo-stazionari, furono in grado di avvertire gli alleati.
Ora, per organizzare un raid così eclatante, sarà pure occorso un minimo di tempo! Da qunti giorni - o settimane, se non mesi - quel satellite stazionava sopra la Libia a spiare ogni minimo movimento del Colonnello e del suo staff?
Quel satellite probabilmente oggi non è più attivo, se non altro per ragioni di età. Ma sicuramente il nostro "fraterno" amico statunitense avrà provveduto a sostituirlo con un satellite sicuramente più potente. Satellite che sarà sicuramente in grado di leggere anche il numero di targa di una macchina che corre sulla crosta terrestre.
Qualcuno si chiederà:"Ma che diavolo c'entra Gheddafi, il raid israeliano, il satellite con l'immigrazione clandestina?
Ho ancora negli occhi e nelle orecchie il "pianto greco" dell'allora Presidente Oscar Luigi Scalfaro, che con parole tristi e adeguata espressione di cordoglio e dolore, affermava che queste tragedie - ne era appena accaduta una - sono inevitabili. Che contro questo mercato di schiavi non si poteva far nulla...E così via. E il Presidente Scalfaro sapeva benissimo quel che diceva, avendo ricoperto più volte l'incarico di Ministro degli Interni.
In quel momento ho percepito la falsità innata di quel Signore e delle parole che andava dicendo.
"Pensa male e non sbagli" recita un vecchio adagio. Orbene.
Tutti sappiamo che dietro il problema dell'immigrazione clandestina ruota un mondo sporco pieno di quattrini. Non mi riferisco al prezzo che quei poveri derelitti pagano alle organizzazioni criminali che inviano sfasciate carrette del mare verso le nostre coste. NO!
Mi riferisco a tutta quella montagna di denaro pubblico - cioè nostro - che viene destinata "ufficialmente" o meno all'accoglienza, al mantenimento, a tutto ciò che riguarda gli immigrati che arrivano a Lampedusa, a Gela o in qualunque altro tratto di costa. Milioni e milioni di Euro ogni anno se ne vanno per i campi di prima accoglienza, per vestiario, cure mediche, cibo, pratiche burocratiche, sorrveglianza, sicurezza, etc. etc... Un notevole fiume di denaro che "sparisce" ingoiato da chissà quale "dolina". A questo mi riferisco.
Tornando a Gheddafi e al satellite che per poco non lo ammazzava...Come mai non è venuto in mente a nessuno dei nostri politicanti - così pronti a piangere per i poveri clandestini morti - ripeto, sarebbe meglio dire "uccisi" - per l'affondamento dell'ennesimo barcone scassato - che proprio sopra il Canale di Sicilia caracollano per il cielo alcuni satelliti spia del nostro "fraterno" amico Statunitense? Come mai i nostri governanti non hanno chiesto "per motivi umanitari" al fraterno amico americano di utilizzare uno solo dei loro satelliti spia allo scopo di sapere da dove e quando partono dai porti nord-africani quei maledetti barconi carichi di derelitti? Perchè non lo si fa? Sicuramente gli amici americani non potrebbero rifiutarsi, visto il nobile scopo che ci si prefiggerebbe! Nella difesa dei diritti dell'Uomo gli Stati Uniti sono sempre stati ai primi posti...
Non sarebbe poi tanto difficile, e sicuramente non dispendioso, inviare e mantenere alcuni pattugliatori della nostra Marina Militare giusto fuori dalle acque territoriali dei Paesi nord-africani allo scopo di respingere immediatamente verso le basi di partenza quei depositi viaggianti di potenziali cadaveri. L'immigrazione dall'Albania fu stroncata proprio in quel modo.
Perchè non lo si fa anche per il Nord Africa? I Paesi di quell'area, se non sbaglio, hanno siglato accordi di cooperazione con l'Italia, anche su questo problema.
La verità, probabilmente sta proprio nel giro d'affari che sta dietro a tutto ciò. Come detto prima, "Pensa male e non sbagli!".
Ai nostri politicanti conviene continuare a far arrivare nel nostro Paese queste "orde" di poveri disgraziati. E conviene non solo per un mero tornaconto economico - diretto o indiretto non importa. Qualche tempo fa un eminente esponente della Magistratura mi disse che alla nostra classe politica servono nuovi elettori e nuove fattrici. Ai nostri politicanti conviene mantenere le cose come stanno da tutti i loro punti di vista.
E se per mantenere i loro stramaledetti interessi integri occorre che muoiano ogni anno centinatia di poveri diavoli, occorre che tratta degli schiavi e tutte le nefandezze a questa connesse continuino a prosperare, che importa? A costoro non importa assolutamente nulla. Ciò che importa è poter continuare a raccontare con espressione del viao affranta che nulla si può fare per porre rimedio a questa emergenza, continuando, sotto-sotto, a farsi i fatti propri e dei propri amichetti di bottega.
Riccardo

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